Manhattan (NY),
December 6th
L’esperienza newyorkese va quasi sgocciolando via come un Mojito che si appresa a finire. Resta quasi da “succhiare” il ghiaccio che, freddo, sembra anestetizzare un piacere che vorresti non finisse mai. Io rimango con la cannuccia fra le labbra, pensando che qualche mese è troppo poco per vivere un posto come questo, ma è fin troppo per farsi volere bene dalla gente che comincia a pretendere promesse di un tuo pronto ritorno.
E sotto le luci soffuse nell’ennesimo club di Manhattan, mi piace guardare il comportamento del “maschio discotecaro” – mia stessa specie – che, da che mondo e mondo, per me si classifica in quattro categorie.
Gli HOOKERS. Altresì detti gli “agganciatori”. Quelli che hanno nella pesca d’altura, il loro sport di vita. Quelli che sono capaci di abbordare vagonate di ragazze nell’arco di venti minuti. Potrebbero fare una party senza invitati, e rimorchiare la gente per strada. Dopo mezz’ora in mezzo alla folla non si riuscirebbe neanche a camminare. Senza un perché, senza un però. Riescono ad abbattere quell’interminabile spazio che si circoscrive fra il “Mamma, quant’è carina quella la…” ed il “Ciao, come ti chiami?”. Divergenza di carattere rispetto al maschio medio che ne segna l’esclusività della specie. L’Hooker è Hooker, nel bene e nel male. Anche se alla fine non conclude nulla.
I FOLLOWERS. Le spalle degli Hookers. Quelli che hanno il pulsante del “Ciao come ti chiami?” pigiato sull’off. In compenso però, hanno in modalità on tutto il resto. Quelli che entrano in scena presentati con una pacca sulla spalla. Non si capirà mai perché gli venga così difficile dire quel “Ciao” iniziale, ma si capisce perché in seguito eruttano una lava di parole che conquisterebbe un popolo. Li vedi li, col bicchiere in mano che guardano malandrini, aspettando solo un cenno. Arrivato quello, crolla anche l’impero più solido. Stanlio ed Onlio, Franco e Ciccio, Ficarra e Picone. Date il mondo in mano ad un Hooker ed ad un Follower e la rivoluzione è fatta.
I FRIENDS. Gli Amici. Il cielo li accolga in pace perché nella vita hanno sofferto tanto. In discoteca in gruppo, pronti a vigilare sulla ragazza amica. Amica che si traduce in essere di natura femminile che non te la darà mai. E il Friend sta li a ballare difendendola da attacchi che volano a destra e sinistra, quando vorrebbe essere li, a fare la spalla dell’Hooker che nel frattempo ne sta intrattenendo sei, compresa la barista bona. Magari pensando che l’amica, oltre ad essere amica, è anche fidanzata. E la da a qualcun altro che non sei tu, e che magari in quel momento si diverte da qualche altra parte. Martire.
I DRINKERS. Le vittime. Quelli che sono troppo riservati per fare gli Hookers, troppo individualisti per fare i Followers e troppo scazzati (soli?) per fare gli Amici. Con il biglietto d’ingresso, prendono in affitto il lato preferito di bancone ed entrano in letargo la, giustificandosi con il classico “Studio la situazione”. Dopo cosi tanto studio, probabilmente avranno già tre lauree in “Donnologia Teorica”. Diventano pericolosi se brilli. Soprattutto per il loro portafoglio che va dimagrendo a vista d’occhio. La svolta si ha quando la barista (quella bona di prima) ti serve l’acqua al posto della vodka, in uno shot microscopico e te la fa anche pagare 20 dollari, mancia esclusa. Lui rimane li, col sorrisino da ebete a fissarle il tatuaggio poco sopra le chiappe (che lei, stronza, usa per distrarti) e pensa che un domani – chissà – in Paradiso le chiederà come si chiama. Ma lei, in Paradiso quel giorno non ci sarà, perché – dura verità – con i suoi soldi ha comprato casa alle Hawaii.
Enricuzzu, Hooker mancato e Follower di identità, dall’alto del suo Mojito quasi finito, si rituffa nella pista newyorkese per “succhiare” quest’ultimo ghiaccio a stelle e strisce, e lascia la parola a voi. D'altronde se quattro ragazze newyorkesi sono diventate famose spettegolando su sesso e dintorni, non vedo chi o cosa impedisce di farlo a noi. Chi siete, chi vi sentite? Magari risponderà anche qualche donna intraprendente che, sfacciata, ci svelerà le categorie femminili. Perché le donne si sa, ne sanno sempre una più dell’… Hooker!
Enricuzzu
(nella foto in basso) Enricuzzu con amici al "Le Souk" di Manhattan.
December 6th
L’esperienza newyorkese va quasi sgocciolando via come un Mojito che si appresa a finire. Resta quasi da “succhiare” il ghiaccio che, freddo, sembra anestetizzare un piacere che vorresti non finisse mai. Io rimango con la cannuccia fra le labbra, pensando che qualche mese è troppo poco per vivere un posto come questo, ma è fin troppo per farsi volere bene dalla gente che comincia a pretendere promesse di un tuo pronto ritorno.
E sotto le luci soffuse nell’ennesimo club di Manhattan, mi piace guardare il comportamento del “maschio discotecaro” – mia stessa specie – che, da che mondo e mondo, per me si classifica in quattro categorie.
Gli HOOKERS. Altresì detti gli “agganciatori”. Quelli che hanno nella pesca d’altura, il loro sport di vita. Quelli che sono capaci di abbordare vagonate di ragazze nell’arco di venti minuti. Potrebbero fare una party senza invitati, e rimorchiare la gente per strada. Dopo mezz’ora in mezzo alla folla non si riuscirebbe neanche a camminare. Senza un perché, senza un però. Riescono ad abbattere quell’interminabile spazio che si circoscrive fra il “Mamma, quant’è carina quella la…” ed il “Ciao, come ti chiami?”. Divergenza di carattere rispetto al maschio medio che ne segna l’esclusività della specie. L’Hooker è Hooker, nel bene e nel male. Anche se alla fine non conclude nulla.
I FOLLOWERS. Le spalle degli Hookers. Quelli che hanno il pulsante del “Ciao come ti chiami?” pigiato sull’off. In compenso però, hanno in modalità on tutto il resto. Quelli che entrano in scena presentati con una pacca sulla spalla. Non si capirà mai perché gli venga così difficile dire quel “Ciao” iniziale, ma si capisce perché in seguito eruttano una lava di parole che conquisterebbe un popolo. Li vedi li, col bicchiere in mano che guardano malandrini, aspettando solo un cenno. Arrivato quello, crolla anche l’impero più solido. Stanlio ed Onlio, Franco e Ciccio, Ficarra e Picone. Date il mondo in mano ad un Hooker ed ad un Follower e la rivoluzione è fatta.
I FRIENDS. Gli Amici. Il cielo li accolga in pace perché nella vita hanno sofferto tanto. In discoteca in gruppo, pronti a vigilare sulla ragazza amica. Amica che si traduce in essere di natura femminile che non te la darà mai. E il Friend sta li a ballare difendendola da attacchi che volano a destra e sinistra, quando vorrebbe essere li, a fare la spalla dell’Hooker che nel frattempo ne sta intrattenendo sei, compresa la barista bona. Magari pensando che l’amica, oltre ad essere amica, è anche fidanzata. E la da a qualcun altro che non sei tu, e che magari in quel momento si diverte da qualche altra parte. Martire.
I DRINKERS. Le vittime. Quelli che sono troppo riservati per fare gli Hookers, troppo individualisti per fare i Followers e troppo scazzati (soli?) per fare gli Amici. Con il biglietto d’ingresso, prendono in affitto il lato preferito di bancone ed entrano in letargo la, giustificandosi con il classico “Studio la situazione”. Dopo cosi tanto studio, probabilmente avranno già tre lauree in “Donnologia Teorica”. Diventano pericolosi se brilli. Soprattutto per il loro portafoglio che va dimagrendo a vista d’occhio. La svolta si ha quando la barista (quella bona di prima) ti serve l’acqua al posto della vodka, in uno shot microscopico e te la fa anche pagare 20 dollari, mancia esclusa. Lui rimane li, col sorrisino da ebete a fissarle il tatuaggio poco sopra le chiappe (che lei, stronza, usa per distrarti) e pensa che un domani – chissà – in Paradiso le chiederà come si chiama. Ma lei, in Paradiso quel giorno non ci sarà, perché – dura verità – con i suoi soldi ha comprato casa alle Hawaii.
Enricuzzu, Hooker mancato e Follower di identità, dall’alto del suo Mojito quasi finito, si rituffa nella pista newyorkese per “succhiare” quest’ultimo ghiaccio a stelle e strisce, e lascia la parola a voi. D'altronde se quattro ragazze newyorkesi sono diventate famose spettegolando su sesso e dintorni, non vedo chi o cosa impedisce di farlo a noi. Chi siete, chi vi sentite? Magari risponderà anche qualche donna intraprendente che, sfacciata, ci svelerà le categorie femminili. Perché le donne si sa, ne sanno sempre una più dell’… Hooker!
Enricuzzu
(nella foto in basso) Enricuzzu con amici al "Le Souk" di Manhattan.
1 commento:
Nice flower pic at top of page. Thanks.
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