martedì 1 settembre 2009

Miami: dove puoi essere chi vuoi ...

di Alessandro Lo Piano

Miami (Florida),
August 2009

"Yeah Yeah Yeah Yeah, Miami... Uh, uh, Southbeach, bringin the heat, uh..." direbbe il buontempone di Will Smith, cool quando era principe di Bel Air, indigesto da attore-feticcio di quel frocetto di Muccino (Eminem ai tempi di Detroit gli avrebbe detto "You are gay and your brother is a fucking fagget"). E si perchè i due Muccino appartengono a quella tipologia di frocetto che a Miami sarebbe ben bene in**** a sangue!
Machiavelli, maestro dell'apparenze, avrebbe scritto una Commedia sul paradosso del "muscolo tenerissimo che si taglia con un grissino (vedi anche verga da 18 inch)": trattasi di omaccioni barbuti e muscolosi che bevono Daikiri Frozen sulla 7st e seguono la "detox diet". Spero che nessuno mi faccia causa, adesso!

"Everytime the ladies pass, they be like (Hi Uncle ALP !!!). Can y'all feel me, all ages and races. Real sweet faces (sweet=porca, accezione Miamina, ndr.) Every different nation, Spanish, Haitian, Indian, JamaicanBlack, White, Cuban, and Asian!"
Le uniche che vanno a letto sole, dopo aver pagato due insalatine e due Mohijtos 100 dollari, sono le nostre italiane. Dal momemto che a Miami conta più la verve che la borsetta Yves Sant Lorent (nome che per il maschio cubano medio è solo quello di una colonia francese in Jamaica). Per il resto è vero, impossibile guidare su collins avenue senza procurarsi un torcicollo o rischiare di tamponare qualcuno distratti dalla VISIONE dei tre ANGELI DALLA TETTA SPORTA (Didi, Vivienne, Pilar)...

"Ladies half-dressed, fully equippedAnd they be screaming out, (Uncle ALP we loved your last hit*)".
Le fanciulle desiderano ogni sera il colpettino della buona notte, sono loro a venire a chiedertelo, tu l'unica cosa che devi fare è dire "Yo, let's go, I am cool!" (i romani invece insistono con il loro internazionale "Ahò, Fata namosene a chiavà!") ... Non importa chi sei, da dove vieni e come ti chiami. Ricorda, sei a Miami.

Ma anche qui è doverso segnalare un' eccezione, trattasi dell'imbranato medio "Bauscia Milanese", abituato ad assi di bastoni e a due di picche al suo Paese (ne conosco tanti qui a Milano e ne ho visti tanti anche a Miami). Il suo stock di magliette Ambercrombie & Fitch e di pantaloni D&G saranno utili per entrare nel locale più figo di South Beach, ma più tardi ahimè finiranno macchiati di salsa BQ sugli ultimi morsi di hamburger, mentre dice agli amici: "Figa, ma a Milano le tipe sono più carine e meno volgari!".
Nel frattempo i compari di Sicilia, Argentina, Brasile, Napoli (Naples in FL) e addirittura anche i garcons di Francia staranno spruzzando, come pomp_ieri (anche oggi tranquilli) impazziti, le ultime risorse di fantasia su di un letto sgualcito; alla penombra di una luce a neon di un Hotel a 5 stelle. Mentre le vibrazioni delle natiche di lei accompagneranno la vista di lui verso l'alba dell'oceano.

Se desiderate maggiori informazioni culturali sulla Florida contattate: as.lopiano@gmail.com

*Per i non addetti ai lavori: Bottarella (ovvero colpo pelvico di indecifrabile virulenza destinato a dissolversi il giorno dopo)



(nel video) "Miami" di Will Smith

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