venerdì 8 aprile 2011

Rams nella buona e nella cattiva sorte...

Milano (Italy),
April 8th

Me lo ricordo ancora. Avevo 13 anni e la voglia di spaccare il mondo. O quantomeno, la porta dello stadio di casa dove stavo giocando a calcio. Entro in area, carico il destro e poi il buio. Urla. Il ginocchio insaguinato, il segno dei tacchetti sul polpaccio, operazione sfiorata. Dopo quell'infortunio che mi tenne lontano dallo sport diverso tempo non subii più un contatto simile. Prima della settimana scorsa. Inseguo il runningback sulla linea laterale, lui esce, io rallento, poi il buio. Il grande errore è stato mio, nel non restare concentrato fino all'ultimo. Onore all'avversario che ce l'ha messa tutta per difendere il suo compagno di squadra da me. Anche questo è Football.

La delusione che ti resta però, nell'apprendere che starai fuori dal campo per almeno 20 giorni è enorme. Amara da inghiottire, difficile da digerire. Con le costole ci ragioni poco, purtroppo. Ma è li che capisci che il Football è e deve essere anche un'altra cosa. Qualcosa come essere presente agli allenamenti, anche se in abiti civili non puoi partecipare ai drill (e ne soffri!). Perchè incitare i tuoi compagni, i tuoi amici, i tuoi fratelli, a dare il centouno per cento, in vista della prossima sfida, non è affatto banale. Bisogna essere forti nella testa. Eravamo in più di uno Martedì scorso, animati da queste sensazioni. Chi con infortuni più lievi chi con più gravi. Ma tutti abbracciati virtualmente in un'unica mischia. Questo non ci garantirà mai la vittoria, ma ci garantirà di entrare in campo a testa alta. Starà a noi capire poi quanto vogliamo donare a quella gara e ai nostri compagni. Ciò che doneremo ci tornerà indietro, ciò che non doneremo ci tornerà egualmente indietro, ma per farci male. Il Football non è solo uno sport, ma la nostra filosofia di vita. I Rams non sono solo una squadra, ma la nostra famiglia. Rispettiamola.

(nella foto): I Rams Milano prima della sfida contro i Bengals Brescia