March 18th

Non so cosa mi abbia spinto ad entrare nei Milano Rams (clicca per guardare il sito) per cominciare a giocare a Football Americano. Probabilmente il fatto che sin da piccolo seguivo attratto la NFL americana e vedevo quello sport ancora più inaccessibile dell' "altro" football, quello europeo, mio primo grande e inarrivabile amore (il classico dei classici italiani). Anni ed anni di calcio giocato a più livelli, dallo juniores all'amatoriale, imparando cosa sia lo spirito di sacrificio e il senso di unione della squadra. Nel più romatico dei "tutti per uno, uno per tutti".
Al termine della parte atletica, disteso a terra con neanche la saliva per poter imprecare contro qualcuno, due ragazzi con armatura e casco si avvicinano e mi sollevano. "Grande... non ci credeva nessuno che riuscivi a finirlo tutto il primo allenamento!". Seconda grande iniezione di passione.
La fase di tattica e schemi, io - ancora ultimo dei rookie - non posso farla, servirà capire un paio di cose ancora. Tifare San Diego Chargers è un conto, giocare un kick-off return dal vivo è un altro. Cionostante, in pantaloncini e cappuccio della felpa alzato, sono ancora la, ai bordi del campo, accanto al Coach, pronto ad immagazzinare ogni singolo movimento pur di imparare alla svelta. Ed i sorrisi che si intravedono dai caschi degli altri ragazzi mi dicono che sto facendo la scelta migliore. Ricordo ancora i primi cinque minuti sul campo: da solo, di fronte alla linea dei Rams che, conoscendo appena il mio nome, urla "Enrico sei uno di noi!". Non importa chi sono, non importa da dove vengo, la squadra mi ha già abbracciato, contro ogni mia aspettativa. Ma d'altronde, il Coach in uno dei suoi ultimi editoriali sul sito lo aveva detto: "Perdere non piace a nessuno anche se a noi capita spesso, ma una vittoria conquistata senza sacrificio non è una vittoria. Per me una vittoria è vedere i miei ragazzi che si allenano, sotto la neve, con testa e cuore per superare i propri limiti. E quando c'è questa lealtà, c'è tutto."
Non so che ruolo andrò a coprire fra questi ragazzi: se running back o safety, se ricevitore per caso o diciottesimo dei quarterback. So solo che dopo questa serata al Centro Sportivo Saini ho capito che il Football Americano è davvero supendo come pensavo, ma i Rams no. Lo sono ancora di più.
(nella foto) Il Coach dei Rams, in una foto d'epoca.