mercoledì 11 maggio 2011

Caro Renzo, questa favola è anche sua...

Palermo (Italy),
May 10th

Caro Renzo,

mi scusi se non le do del "tu" come sicuramente lei vorrebbe, ma da piccolino mi hanno insegnato che davanti le persone grandi, per rispetto, il "lei" non guasta mai. E io per ora continuo così, specie quando parlo con qualcuno che di grande non ha avuto solo il nome, ma anche il cuore. Caro Renzo, ieri sera ho pensato a lei, che non ho mai avuto il piacere di conoscere ma che mi è entrato dentro in mille e più fotografie, quando in una Palermo in bianco e nero, alzava le braccia al cielo e sorrideva al mondo. Quella benedetta Coppa lei la sfiorò appena, gliela fecero prima assaporare e poi gliela tolsero via dal piatto con due vili sotterfugi. Che quegli attori che furono si vergognino ancora oggi per quella vastasaria. Quella Coppa lei la sfiorò soltanto ma ciononostante se ne andò via da questo mondo con lo stesso sorriso con il quale teneva in braccio mio fratello, quando era piccolo. Gli narrava delle favole, le dipingeva d'immenso e le appendeva in cielo, per mirarle con quegli occhi incantati che sono rimasti a mio fratello stesso, oggi che rivive quelle emozioni.

Oggi in quella Finale che lei conosce fin troppo bene ci ritroviamo di nuovo. Con le stesse maglie, la stessa passione e qualche generazione in più. Con un Presidente che probabilmente non ha il suo stesso tatto e la sua stessa compostezza, ma che sicuramente ha messo la caparbietà nel raggiungere un certo obbiettivo. Lo illumini lei caro Renzo, lei che ha sempre trovato il giusto compromesso fra amore e raziocinio. Lei che ci ha regalato mille emozioni come Maurizio Zamparini. Lei che - qualunque cosa accada - resterà marchiato a fuoco nei cuori dei palermitani. Anche di quelli giovani come me che, seppur non avendola mai "vissuta", a volte alzano gli occhi al cielo e lo ringraziano di averla fatta esistere. Questa favola è anche sua...


4 commenti:

Giulietta ha detto...

Bellissima lettera, devo ammetterlo un pò mi sono commossa. Noi giovani non l'abbiamo conosciuto ma in qualche modo ci è stato tramandato nel sangue come il rosanero. Perchè Barbera non si può disgiungere dal Palermo.
Un pensiero davvero bello :)

Pucci ha detto...

Bella davvero, Enrico. Io ho vissuto quei tempi e le due finali perse per un soffio... rapina!
Che amarezza, quel giorno, mentre tutta Palermo era già in festa per le strade, vedere per la prima volta un arbitro inventarsi un rigore e strapparci la coppa che avevamo appena toccato...
Questa saràè la mia terza finale e spero che si rompa l'incantesimo. Forza Palermo sempre e via Barbera!

Unknown ha detto...

Lettera stupenda, emozionante :)
Se esiste il Palermo e se siamo arrivati sin qui lo dobbiamo anche a lui... un grande Presidente, ma sopratutto un GRANDE UOMO...

Anonimo ha detto...

Caro Enricuzzu,
ormai ci hai abituato alle belle lettere e questa va aggiunta alle altre.Quando andavo io allo stadio lo vedevo il presidente,figura carismatica che ha saputo nonostante tutto dare sempre un tocco di signorilitá a tutto.Grazie Enry

Turiddu