martedì 9 settembre 2008

Enricuzzu a stelle e strisce


Era un poster un po’ sgualcito. Appeso al muro, probabilmente per nascondere qualche crepa. Ma quando lo guardavo, da piccolino, alle crepe non pensavo proprio. C’era disegnata la Statua della Libertà, il cielo, è un po’ di verde. Io chiudevo gli occhi e sorridevo. Neanche il tempo di accorgermene ed avevo messo piede negli Stati Uniti, uno dei sogni nascosti nel cassetto del mio cuore.
Bastava poco però per riportarmi alla realtà. Spesso anche solo un soffio di vento sulle guance. Ero di nuovo a Palermo, disteso nel letto della mia stanzetta. E forse tiravo un respiro di sollievo. Già perché da piccolino, Palermo proprio non volevo lasciarla. Avevo paura di mollare tutte quelle ancore, sentimentali e non, che mi tenevano inchiodato alla mia terra.
Quel poster era magico proprio per quello. Perché raggiungevo i miei luoghi stupendi dalla mia stanzetta. Poi un giorno, qualche anno più tardi, decisi che quelle ancore andavano sganciate. Una ad una, magari con qualche lacrima in mezzo. E cominciai a nuotare da solo, non ancora maggiorenne verso Milano (scherzo, ho preso l’aereo!). Oggi, stacco l’ennesima, pesantissima, ancora. Ho deciso di smettere di sognare, aprire gli occhi e afferrare il mio sogno. Il 16 Settembre un aereo mi porterà prima a Londra e poi al JKF di New York City.

Quasi 3 mesi sul suolo americano per un’opportunità irrinunciabile. Uno stage che mi son cercato da solo, che volli fortissimamente volli; un simpatico imprenditore, Marcello, che mi ha dato virtualmente la mano e mi ha detto: com’on, ti aspetto. Così, semplicemente. Ed io così, semplicemente, sto saltando l’oceano. Senza attualmente avere la benché minima idea di dove andrò a vivere ma con l’idea di ciò che dovrò fare. Un mazzo grosso così. Aiutare Marcello e la sua azienda, cooperare con l’azienda di mio fratello per aprire una porta di business a New York, trovare un lavoretto part-time la notte per mantenermi, studiare per due esami che a Dicembre non potrò fallire e cominciare la tesi. Tutto in 90 giorni. Tutto tecnicamente impossibile. Come mi hanno detto, meravigliati, oltreoceano. Già perché vengo a scoprire anche che loro, gli americani, organizzano tutto prima, non lasciano mai nulla al caso. Noi italiani invece, storicamente, prima ci lanciamo nel vuoto e poi controlliamo di avere il paracadute allacciato. Come quel mio amico che è volato in Australia, senza uno straccio di certezza, andando a tagliare pomodori in un campo per avere qualche spicciolo.

Ed io, ancora più di ieri, oggi mi sento italiano. Di quelli folli. Di quelli che hanno capito che a volte, i nostri sogni ci mettono alla prova per vedere fin dove saremmo in grado di arrivare per raggiungerli. Perché a volte i sogni ti capitano volutamente nei momenti più difficili da gestire. Perché a volte i sogni ti passano vicini sorridendoti ma tu non hai il coraggio di lanciarti per afferrarli.
Sono passati oltre 10 anni da quando sognavo guardando quel poster. Oggi il tempo dei sogni è finito. E’ tempo di aprire gli occhi e lanciarsi nel vuoto. E chi se ne fotte se non ho il paracadute.

Special Thanks: un ringraziamento particolare a Francesca, che quel pomeriggio in Università, fra un libro ed un cappuccino, mi ha spinto verso questa follia.

Enricuzzu

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Bel pezzo ma se non mi compri quella cosa a NY non ti arricampare in città o t'abbaniu e userò il sito dei Fusi per perorare la mia causa :-)

Anonimo ha detto...

Hello my friend! Well I'm gonna make this welcome to America Official to you!

I hope that you spend an excellent time in here, and I also hope that you make all the stuff you want to Do. Americans.. we're very nice people really! And I don't see any truobles in you visit To NY, so I just want to tell you good luck!

Your Californian Friend Alina

Anonimo ha detto...

Enry, mi fai venire sempre i brividi.....mi raccomando va lì e spacca tutto!!!
P.S. ogni tanto ricordati di noi che stiamo ancora sognando....

Baci Roberta

Rebecca ha detto...

Hi!
Well this is Rebecca (Alis cousin), I must say that I like your blog a lot, well I don't know too much italian, but I can understand some of the words and phrases, Just want to say thanks! for posting on mine!

Bye!

xoxo

Anonimo ha detto...

Enry, non sottovalutare il possesso del o dei paracadute.......contribuiscono a un farli nesciri 'ncinte!!!!!

In bocca al lupo.....

Giamby

Enricuzzu ha detto...

Giamby sei unico... crepi! =)

Anonimo ha detto...

Ancora un volta mi hai fatto emozionare ... hai proprio ragione non solo non bisogna mai smettere di sognare, ma si deve fare l' impossibile x cercare di realizzare i nostri sogni!
Grazie x il sostegno e la spinta,
Giuliana*

Anonimo ha detto...

Dovrei dirti
spacca tutto,
divertiti il più possibile,
goditi questa esperienza al 120%
ma sarai un ipocrita
xkè so già ke mi mankerai in maniera indescribile e questi 90 giorni saranno x me interminabili
xò nessun altro merita quanto te di realizzare i propri sogni
e quindi vai
la Grande Mela ti aspetta,
spero ke questa sia la prima tappa di una tua nuova meravigliosa vita.
Ti voglio bene

Anonimo ha detto...

sei stata una delle persone che in modo maggiore mi ha convinta a cambiare vita...stai cambiando anche tu vita...quindi ti ringrazio x avermi fatta "ragionare" e ti mando il mio "in bocca al lupo",dimostra quanto vali...:)
Un bacione

Anonimo ha detto...

Ho notato con piacere che hai ricevuto commenti dalla playmate americana e addirittura dalla sua cugina...ora a chi tocca...alla nonna????:)))
PS. ROVINAFAMIGLIE!
Paolasso from San Diego

Enricuzzu ha detto...

Paolasso, Paolasso...
come mi conosci tu, non mi conosce neanche... mia nonna !!! =)