Era scritto nelle tavole rosanero che un uomo venuto dal nulla, ci avrebbe preso per mano e portato via dalle tenebre. Un semidio, che avrebbe pietrificato il portiere più forte del globo con un sinistro terrificante, restituendoci l’orgoglio di essere palermitani di fronte al demonio bianconero. Era scritto di colui che sarebbe giunto in mezzo a noi, senza che nessuno ne notasse la presenza. Di colui che polvere ed ombra era nato e polvere ed ombra doveva morire, se non avesse scolpito con lettere infuocate il suo nome nell’immortalità rosanero.
Non doveva giocare. Non doveva stare in campo. Non doveva trovarsi su quella zolla d’erba al 90’. Non doveva colpire quel pallone di sinistro, lui che è destro, scagliandolo all’incrocio da una distanza pazzesca. Non doveva fare tante cose Mattia Cassani, ma le ha fatte. Tutte insieme. Era scritto che la quella notte non poteva finire triste, col boato della Sicilia bianconera che sputava sulla sua madre terra. Era scritto che quello sputo, prima o poi, sarebbe tornato indietro.
Un tempo fu la gloria di Ciccio Brienza, oggi è la gloria di Mattia Cassani. Quella gloria che non ci permetterà di restare in eterno su questo pianeta, ma che in eterno farà vivere il nostro nome. Perché domani, fra chissà quanti anni, racconterò a mio figlio di quella serata indimenticabile. Quella serata in cui la Juventus si inginocchiò a Palermo. Quella serata in cui papà nella sua amata Curva rischiò di restarci di crepacuore. Quella serata di cui ricorderò per sempre il cuore che batteva a tremila ed il sinistro divino del fu Mattia immortale.
Enricuzzu
(nella foto) Mattia Cassani esulta al gol del 3-2 contro la Juventus
Non doveva giocare. Non doveva stare in campo. Non doveva trovarsi su quella zolla d’erba al 90’. Non doveva colpire quel pallone di sinistro, lui che è destro, scagliandolo all’incrocio da una distanza pazzesca. Non doveva fare tante cose Mattia Cassani, ma le ha fatte. Tutte insieme. Era scritto che la quella notte non poteva finire triste, col boato della Sicilia bianconera che sputava sulla sua madre terra. Era scritto che quello sputo, prima o poi, sarebbe tornato indietro.
Un tempo fu la gloria di Ciccio Brienza, oggi è la gloria di Mattia Cassani. Quella gloria che non ci permetterà di restare in eterno su questo pianeta, ma che in eterno farà vivere il nostro nome. Perché domani, fra chissà quanti anni, racconterò a mio figlio di quella serata indimenticabile. Quella serata in cui la Juventus si inginocchiò a Palermo. Quella serata in cui papà nella sua amata Curva rischiò di restarci di crepacuore. Quella serata di cui ricorderò per sempre il cuore che batteva a tremila ed il sinistro divino del fu Mattia immortale.
Enricuzzu
(nella foto) Mattia Cassani esulta al gol del 3-2 contro la Juventus
6 commenti:
Ciao Enricuzzu,
commovente.....mi hai fatto emozionare,bravo.Prima del gol,si vde Colantuono dire a Cassani di spingersi fino al limite dell´area,proprio li dove doveva scoccare quel micidiale tiro.Diamo il merito anche al Colantuono di saper essere un supermotivatore,diamogli merito e se penso che Zamparini mesi fa gli ha dato un calcio nel culo,mi arrabbio e lo darei io a Zamparini,ma Zamparini e come un padre che sbaglia per amore.Ciao
Turiddu
A me Cassani è sempre piaciuto, parlavo di questo proprio con un amico (altro suo estimatore). Da ieri, poi, lo apprezzo ancora di più.
Mamma mia che goal ha fatto, considerato che l'ha fatto non con il destro credo lo si possa lodare anche di più!
Un bacio Enri'!
Penso ke questa serata la ricorderemo a lungo in tanti.
La gioia condita alla incredulità al primo gol di Amaurì,
l'euforia al secondo,
la rabbia dopo il pareggio,
l'amarezza nel sentire i tuoi stessi concittadini
esultare contro la squadra della propria città
e poi lì infondo,
a degna conclusione di una serata magica,
la ciliegina sulla torta,
quel tiro dai trenta metri,
imprendibile anke x il miglior portiere al mondo.
Questa serata non la dimenticherò mai
e sono felice di averla vissuta con te accanto.
Un bacione
Caro Enrico mi hai di nuovo emozionato, d'altronde oggi lo avevo fatto con un altro articolo scritto nel mio sito, che ti consiglio di leggere, penso ancora cosa ci facesse li Cassani, forse se lo sentiva, forse la santuzza lo ha guidato da lassu, ma come dicevo a Teresa , ricordati questa nottata, un giorno la racconterai e ne sarai fiera di esserci stata, adesso sotto con il Catania per un'altra serata di emozioni.
Pasquale
Pasq,
cosa ci faceva Cassani la? S'è sentito fino in Curva Colantuono che gli urlava "sceeeeendi" ;-)
Ti abbraccio
Ciao enricuzzu ti ho appena linkato sul blog ^_^! Bel pezzo questo su Cassani...un abbraccio e Forza Paliemmu!Torna a trovarmi "di la" ^^
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