Italia - Francia 2-0
(Pirlo rig., De Rossi)
Recitava un vecchio detto swahili, “…un leone con piccoli attributi, deve compensare con un gran ruggito”. Ruggito che sembra esser uscito per giorni e giorni dalla bocca di quel Raymond Domenech, intento a coprire di ridicolo una nazione ed una nazionale, l’Italia, probabilmente per mascherare, con insospettata maestria, una nazionale, la sua, che di attributi mancava fin dalla partenza. Una nazionale, quella francese, organizzata e gestita con straordinaria follia dal tecnico transalpino, che altro non poteva condurre, se non nel baratro, i blues.
Nell’altra metà campo le altre magliette blu. Quelle più scolorite, tendenti all’azzurro per intenderci, che per una sera son diventate perfino bianche. Quelle magliette che sono uscite dal campo bagnate fradice di sudore, come tutti noi volevamo. Quelle magliette a cui serve - come dopo lo squallidissimo gironcino mondiale nell’82 o lo scandalo calciopoli nel 2006 - essere ricoperte di critiche, di insulti, di maldicenze, di offese a volte, per arrabbiarsi sul serio e giocare al gioco del pallone. E allora critichiamo, insultiamo, non smettiamo di alimentare questo circolo vizioso che solo noi italiani sappiamo giostrare. Tutti fighetti. Tutti bamboccioni. Tutti quaquaraqua. Non smettiamo di andare contro noi stessi, anche se spesso mentiamo, se il risultato è vedere De Rossi che corre come un forsennato per tutto il campo a festeggiare, inseguito dai compagni verso i Quarti di Finale. Il fermo immagine della RAI su Domenech che si morde il labbro poi, è come un sublime regalo che la televisione nazionale ha voluto omaggiare ad un Paese in festa.
La dedica finale va agli spagnoli. Quelli che ieri avevano titolato a lettere cubitali sui loro giornali, facendo filtrare la puzza della paura, “Olanda, elimina gli Azzurri”. Il tutto, senza fare i conti con l’immensa e mai abbastanza ammirata sportività Oranje che, schiantando la Romania con le magie di Van Persie e Huntelaar è riuscita a rispolverare per davvero la parola SPORT.
Sorpresina: l’Italia c'è ancora. España, estamos llegando!
Enricuzzu
(nella foto in alto) Gianluigi Buffon, portiere azzurro
(nella foto in basso) L'esultanza dell'Italia al termine della gara
Nell’altra metà campo le altre magliette blu. Quelle più scolorite, tendenti all’azzurro per intenderci, che per una sera son diventate perfino bianche. Quelle magliette che sono uscite dal campo bagnate fradice di sudore, come tutti noi volevamo. Quelle magliette a cui serve - come dopo lo squallidissimo gironcino mondiale nell’82 o lo scandalo calciopoli nel 2006 - essere ricoperte di critiche, di insulti, di maldicenze, di offese a volte, per arrabbiarsi sul serio e giocare al gioco del pallone. E allora critichiamo, insultiamo, non smettiamo di alimentare questo circolo vizioso che solo noi italiani sappiamo giostrare. Tutti fighetti. Tutti bamboccioni. Tutti quaquaraqua. Non smettiamo di andare contro noi stessi, anche se spesso mentiamo, se il risultato è vedere De Rossi che corre come un forsennato per tutto il campo a festeggiare, inseguito dai compagni verso i Quarti di Finale. Il fermo immagine della RAI su Domenech che si morde il labbro poi, è come un sublime regalo che la televisione nazionale ha voluto omaggiare ad un Paese in festa.
La dedica finale va agli spagnoli. Quelli che ieri avevano titolato a lettere cubitali sui loro giornali, facendo filtrare la puzza della paura, “Olanda, elimina gli Azzurri”. Il tutto, senza fare i conti con l’immensa e mai abbastanza ammirata sportività Oranje che, schiantando la Romania con le magie di Van Persie e Huntelaar è riuscita a rispolverare per davvero la parola SPORT.
Sorpresina: l’Italia c'è ancora. España, estamos llegando!
Enricuzzu
(nella foto in alto) Gianluigi Buffon, portiere azzurro
(nella foto in basso) L'esultanza dell'Italia al termine della gara
6 commenti:
ITALIA - FRANCIA VISSUTA A ZURIGO!
Ohne Schweiz fahren wir nach Wien…Ohne Schweiz fahren wir nach Wien…Siamo campioni del Mondo…
Questi i cori che echeggiavano ieri sera fino a notte fonda in una Zurigo completamente diversa da quella da me conosciuta finora.
La fredda capitale delle banche , metropoli della finanza, appariva ieri sera come la citta’ dei balocchi. Bancarelle ovunque e tifosi di tutte le nazionalita’ vestiti con i colori della propria squadra camminavano festanti per strada intonando i piu’ svariati cori.
Tantissimi gli Italiani , molti che abitavano in Svizzera , ma notevoli anche coloro che provenivano da tutta la Penisola.
Al mio arrivo a Zurigo rimango subito sorpreso dai tantissimi tifosi Francesi presenti, alcuni mi accolgono non appena esco dal Parcheggio , un ragazzo mi si avvicina , io vestito di azzurro penso subito al male, ma il simpaticissimo ragazzo mi chiede solo da accendere, ridiamo , scherziamo ci salutiamo entrambi sicuri del successo della nostra squadra.
Cammino per le strade di Zurigo con il naso all’insu’, come quei bambini che per la prima volta vanno al Luna Park, mi chiedo pero’ come mai ci fossero cosi’ tanti Francesi, sono sicuramente piu’ degli Italiani, mi avvicino ad alcuni di loro, e sento che parlano lo Schwyz Dutsch, il tipico dialetto svizzero tedesco.
Mah, saranno nati li’ penso…e andiamo avanti. Mentre ci stiamo incamminando verso l’ Arena appositamente costruita per raccogliere i tifosi come se fosse uno stadio in un grandissimo maxischermo sul lago, scoppia un temporale.
Piove a catenella, cosi’ decidiamo di ripararci in una grande tenda con diversi maxischermi, uno, piu’ piccolo ,avrebbe fatto vedere in diretta anche Olanda-Romania.
Tantissimi Italiani, e tantissimi “Francesi”…si intonano i cori…loro gridano solo e sempre Viva le Blues…noi soprattutto “Siamo campioni del Mondo”.
Vedo l’odio comparire sulle facce di coloro vestiti di blu.
Parte l’inno nazionale noi tutti Italiani cantiamo a squarciagola il nostro, loro stanno zitti durante quello Francese. A quel punto mi accorgo che non sono Francesi.
Mi apparto per un momento in un lato del tendone e mi spaccio per inglese, parlo con alcuni ragazzi vestiti di Blues che si rivelano essere Svizzeri. Gli chiedo il motivo per cui tifassero Francia e mi rispondono che loro tifano chiunque giochi contro l’Italia. Mi dicono di odiare l’Italia. Li saluto, mentre il sangue mi sale in testa, ma volevo capire…e ho capito che la stupidita’ umana non ha limiti.
Torno alla mia postazione e cominciamo a guardare la partita con trepidazione.
Al momento del rigore e dell’espulsione di Abidel ( o comunque si chiami) scoppia il primo boato azzurro, seguito da un secondo boato dopo il goal di Pirlo…ma gli Svizzeri in Blu non accettano…uno mi si avvicina minacciosamente si toglie la giacca e mi dice qualcosa di incomprensibile.
Lo ammetto, ho afferrato una bottiglia e ho pensato: un passo ancora e te la sbatto in testa…per fortuna lo fermano , lo calmano mentre io lo guardo con disprezzo.
La partita continua con cori da entrambe le parti, conosco una simpaticissima ragazza catanese, sensazione unica quella di guardare la partita e tifare insieme a colei che definisco cugina povera e meritandomi un calcione.
Segna l’Olanda : il boato azzurro deve essere arrivato fino a Berna! Ma i Blu si mettono le mani nei capelli…ma come, penso, per la Francia e’ comunque positivo…ma dimenticavo che non sono Francesi…sono Svizzeri che tifano solo ed esclusivamente contro l’ Italia!
Il raddoppio ,sia di Italia prima che di Olanda poi ,ci fa scoppiare in un inimmaginabile entusiasmo e i cori Siamo campioni del Mondo si sprecano mentre gli Svizzeri in Blu si allontanano frustrati. Ed ecco il coro : Ohne Schweiz fahren wir nach Wien ( senza la Svizzera andiamo a Vienna) si solleva alto e rende la loro umiliazione e frustrazione ancora maggiore.
La notte si tinge di azzurro, un laser colora i monumenti zurighesi di verdebiancorosso, l’atmosfera e’ fantastica. Si incontrano diversi Francesi , quelli veri, sono simpatici, si beve insieme e si fanno le foto insieme. Ci fanno i complimenti e gli auguri, insieme cantiamo Domenech Vaff… Un ‘ulteriore soddisfazione!
Ecco gli Spagnoli…”hasta a domingo”… ci guardano sorridenti ma con un po’ di timore…l’Italia sicuramente li impaurisce piu’ della Romania.
L’Italia ce l’ha fatta…nessuno ci avrebbe scommesso un centesimo…l’Olanda ha deciso di non imbrogliare…onore a loro…credo pero’ che tra due settimane si pentiranno di aver fatto questa GIUSTISSIMA scelta. Perche’ la Coppa ce la stiamo andando a prendere noi. OHNE SCHWEIZ FAHREN WIR NACH WIEN…Siamo campioni del Mondo!!!
Londoner
L'Italia affettata dagli Olandesi cari a Marco Van Basten aveva n pregio iniziale, salvo poi disconoscerlo, come da costume italico, dopo aver preso tre polpette.
Normalmente si sale sempre sul carro dei vincitori, persino Arrigo Sacchi,che di Mondiali ed Europei persi se ne intende, ha fustigato il suo ex allievo, rinnegandolo, a favore del Marco olandese, che fù uno degli artefici delle sue fortune calcistiche.
Insieme a tale Gullit, uno che di calcio giocato ne capirà sicuramente qualcosa, che ha semplicemente dichiarato che non aver fatto fuori gli Azzurri è un errore grave.
Nel blog di A.A., dopo questa partita, ne abbiamo lette di tutti i colori, d'altronde, siamo un popolo di allenatori, anche se non è dato sapere se tutti quati sappiamo riconoscere la palla tonda da quella ovale.
L'Italia Mundial, quella del 2006, ha vinto con il gruppo e con una difesa forte, energica, non ha mai messo in mostra trame di gioco belle: questa, che ne è quasi il surrogato, ha le stesse caratteristiche ma una diversità, il reparto difensivo altamente allegro. D'altronde, ci sarà un motivo per il quale è stato anche utilizzato Barzagli.
Con l'Olanda non c'è stata partita perchè gli Oranges ci hanno sovrastato sul piano del gioco: invece, contro Romania e questa Francia, abbiamo ritrovato l'agonismo, ora dovremmo ritrovare la difesa, dato che Villa e Torres incombono.
Penso che Marcello Lippi ci sarà rimasto male, può continuare a fumare il suo sigaro tranquillamente, se riusciamo a recuperare la sua difesa mundial ci sarà ancora da divertirsi.
Dimenticavo, siamo un Popolo di voltagabbana, ma non è una novità, son sicuro che qualora la Spagna ci consentisse di salire sull'aereo di ritorno, assisteremmo al solito teatrino squallido dei "l'avevo detto che Donadoni è un incapace".
Qualcuno forse non sà che le capacità reali dell'allenatore si vedono quando la squadra và male.
Hai mai visto un direttore d'orchestra interrompere una sonata da sballo dei suoi orchestrali?
Questo è anche il motivo per il quale non vedo nessuna differenza tra Prodi e Berlusconi, ma questa è un'altra storia!
Ernesto,
dici benissimo. D'altronde come disse Puglisi, Lippi è un santo solo perchè Trezeguet ha preso la traversa su rigore e Grosso l'ha messa nell'angolo giusto...
Sarei curioso davvero di vedere come sarebbe dipinto Donadoni (che ha davvero molti difetti, ma non cosi tanti come il Paese dipinge) se per "botta di culo" vincessimo sti Europei...
Enri, io non mi sbilancio in pronostici per domenica sera sia per scaramanzia (non ci becco quasi mai, con la Francia la vedevo nera!) che per il fatto che è una partita che, più delle altre, sfugge a qualsiasi previsione, ponendo di fronte due squadre talmente diverse sotto tutti i punti di vista che rende difficile qualsiasi pronostico.
Loro con un attacco giovane, scattante, tecnico supportati da un ottimo centrocampo (che si permette di relegare in panchina un certo Fabregas solo perchè eccessivamente giovane....ti ho detto tutto!), noi con una difesa che, dopo i primi stenti, sembra avere trovato i giusti equilibri e con un centrocampo robusto e più compatto che, a differenza di quanti pensano il contrario, non risentirà più del dovuto dell'assenza di Pirlo e Gattuso,sia perchè nutro piena fiducia in un gigantesco De Rossi, sia perchè il buon Rino non sembra in smaglianti condizioni, anche se con la sua proverbiale grinta e generosità ha mascherato i suoi limiti di condizione.
Forse è il nostro attacco, al momento, l'unico problema ma sono pienamente convinto che se il buon Luca (come vedi, per spirito patriottico, metto da parte ogni antipatia!!!) riuscirà a sbloccarsi non si fermerà più e ci vorranno 5 cloni di Puyol e Sergio Ramos per potergli mettere la museruola, l'importante è metterlo nelle giuste condizioni per rendere al meglio, non certo con palloni in profondità che evidenziano i suoi attuali limiti di condizione atletica non brillantissima. Ma sono certo che Cassano sapra uscire dal suo cilindro le migliori magie per il nostro "panzer".
In ultimo, credo proprio che gli spagnoli, nonostante l'ottimismo e la fiducia di facciata, abbiano un enorme paura di noi, come te lo spiegheresti altrimenti l'aver rivangato l'episodio di 14 anni fà tra Luis Enrique e Tassotti, di cui nessuno o quasi ricordava più niente?? E' proprio quando te la fai sotto che ti aggrappi alla qualsiasi, anche ai ricordi più sbiaditi!
Ti abbraccio
dario
ops! scusa per l'anonimo, ho sbagliato ma avrai capito benissimo chi sono!!
Darione...
io ti dico solo: continua a vederla nera, che porta bene! ;-)
Tu chiamala se vuoi, scaramanzia!
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